Skip to main content

News

Il bar delle grandi speranze

Il grande successo della biografia del principe Harry appena uscita e quella altrettanto famosa del tennista Andre Agassi non può che invogliarci a leggere il romanzo che sta alla radice del fenomeno, l'autobiografia del biografo più pagato del pianeta. J.R. Moehringer prima di "Open" e "Spare", dopo aver vinto il premio Pulitzer, nel 2005 pubblica appunto la sua storia in "The tender bar" (Il bar delle grandi speranze) uscito l'anno scorso nella trasposizione cinematografica per la regia di G. Clooney. J.R.M. scrive con semplicità disarmante del suo crescere tirato su dagli uomini del "Dickens", il bar che dista 148 passi dalla casa del nonno, dove con la mamma ha trovato rifugio dopo essere stato abbandonato dal padre. Nel bar di Steve, dove lavora lo zio Charlie, incontra una quantità di figure maschili che nel bene e nel male gli insegnano a vivere. L'alcool è uno dei protagonisti che sullo sfondo segna tutta la vicenda in un susseguirsi di allegre bevute, sbronze colossali e meditazioni dettate dagli "spiriti" che prendono forma allo svuotarsi dei bicchieri. A voler andare oltre la bellezza della scrittura, il romanzo di J.R.M. dà infiniti spunti di riflessione, non ultimo lo sguardo sul mondo dell'alcolismo a cui in questi giorni fa eco la decisione del parlamento irlandese di  introdurre etichette con diciture sui rischi per la salute di tutte le bevande alcoliche, compreso il vino italiano. Senza nulla togliere al romanzo e senza voler aprire discussioni sulle decisioni d'Irlanda (patria, guarda caso, di provenienza degli immigrati newyorkesi che affollano le pagine del "Dickens"), vien da dire che tra quelle righe l'alcool porta solo all'abbruttimento e disegna una società senza alcuna cultura del bere. I due secoli della nostra storia, e le storie di tante imprese famigliari dedite alla vinificazione e alla distillazione in Italia e in altri paesi della vecchia Europa, raccontano di valori che pongono il consumo dell'alcool in un'ottica completamente diversa. Detto questo, difficile trovare qualcuno che scriva meglio di J.R. Moehringer. Prosit!

Condividi

Hai più di 18 anni?

Per accedere al sito devi essere maggiorenne