La Fiction, che ha segnato il debutto in televisione della sceneggiatrice Cristina Comencini e che porta la regia di Riccardo Milani, racconta il mutamento della condizione femminile in un periodo di tempo lungo 40 anni, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, narrando di una famiglia produttrice di grappa. Nel cast protagonisti Alessio Boni, Stefania Rocca,Cristiana Capotondi,Matilde Gioli,Denis Fasolo. La storia è quella di un patriarca, produttore di grappa, che punta tutto sul figlio maschio, ma che si rivelerà inadatto al ruolo, mentre le altre tre figlie dimostreranno di essere all’altezza prendendo in mano le redini dell’azienda di famiglia.
Chi siamo
Tempo, Territorio e Tradizione
Origini di una famiglia di distillatori
1840-1907
Le Radici e il Fondatore
Nel suggestivo contesto di Montegalda, nel 1840, sorge BRUNELLO1840, fondata con passione da Bortolo Lotto (1824-1907), un uomo rispettato nel paese. Il Palazzone, maestoso edificio ereditato, racchiude la storia della famiglia. Sobrio e antico, si affaccia verso i campi e il fiume Bacchiglione, con l'effige di Bacco in pietra bianca al centro.
1878-1904
Il Passaggio di Fiaccola
Bortolo e la sua amata Teresa, non potendo avere figli, adottano Pietro Pinaldo nel 1878. Nel 1902, Pietro sposa Maria Stella Marzari, e insieme conducono le attività. La prematura vedovanza di Maria Stella nel 1904 e le responsabilità familiari non la scoraggiano; anzi, emergono la sua forza e la capacità di prendere decisioni difficili. Si concentra sulla produzione della grappa, diventando una delle prime imprenditrici nel mondo della distillazione, ricevendo premi e riconoscimenti.
1908-1953
Continuità e Resilienza
Nel 1908 Maria Stella si risposa con Giovanni Silvio Brunello, diventato nel frattempo Segretario Comunale di Montegalda. La coppia, unita nella gestione della distilleria ha sette figli, tra cui due maschi, i fratelli Giandomenico e Antonio. Nel 1934 Maria rimane vedova di Giovanni e deve prendere le redini dell’azienda di famiglia, diventando così, una delle prime donne imprenditrici nel mondo della Grappa. L’avvento della Seconda Guerra mondiale vede i suoi figli, Giandomenico e Antonio, combattere su fronti diversi, il primo al Nord mentre il secondo al Sud. Alla fine del conflitto, i fratelli Brunello ritornano a Montegalda per affiancare la mamma nella gestione della Distilleria, prendendone la conduzione nel 1953 successivamente alla sua scomparsa. Negli anni a venire la loro gestione ha posto le basi per il consolidamento del marchio proiettandolo verso il cambio generazionale.
Anni '80
Evoluzione e Proiezione
Negli anni '80 Giovanni, Paolo e Stefano, figli di Giandomenico e Antonio, si affacciano alla conduzione dell’azienda, cogliendo fin da subito la necessità di un cambiamento. Con uno sguardo al passato e con una nuova visione del mercato, pongono al centro la qualità della materia prima, perfezionando il sistema di lavorazione e ottenendo nuovi prodotti dal carattere unico. Così facendo creano grappe dal profumo antico e dal sapore moderno, andando incontro alle tendenze del mercato senza però sconvolgere il proprio stile: inconfondibile e raffinato, pronto per soddisfare una clientela sempre più esigente e sofisticata.
2016 - 2022
Verso una nuova identità aziendale.
2022 - 2024
BRUNELLO1840, la sintesi definitiva.
Lo Spirito del Territorio
La Distilleria Fratelli Brunello da sempre si propone come presidio della distillazione tradizionale italiana. Per questo non rinnega il metodo produttivo discontinuo, seppur lento e costoso, ma lo perfeziona e lo migliora. Il fine è di ottenere grappe tipiche, mai banali e piatte ma rappresentative di uno stile e di una cultura.
I Libri e la Fiction RAI
Da sempre i Brunello sono impegnati nel diffondere la cultura della Grappa
Libro giallo
Libro giallo "La testa e la coda"
Ci sono molti modi per promuovere l’attività di un’azienda, il più facile è quello di fare inserzioni pubblicitarie. Se un’azienda ha però, oltre che un buon prodotto, qualcosa di più da comunicare - magari una storia secolare che mescola cultura e maestria nel fare - deve immaginare modi più raffinati per arrivare al proprio pubblico.
È questo il caso della Distilleria Brunello 1840, che per parlare del proprio magistero fatto di alambicchi e sapienti invecchiamenti, si è trasformata in mecenate e ha promosso un vero e proprio cimento letterario grappaiolo. Questa opportunità ha visto come autore il noto giallista Enrico Pandiani che ha confezionato il romanzo poliziesco “La testa e la coda”.
Il romanzo è un giallo classico: c’è un noto avvocato assassinato, l’ispettore Bosdaves della squadra mobile che indaga, indizi contraddittori che portano a piste divergenti. L’inchiesta è complessa ma sembra girare attorno a un’antica distilleria: tra colpi di scena, depistaggi, testimoni reticenti, l’indagine porterà l’ispettore Bosdaves, e i lettori, a un finale inaspettato.
Ma “La testa e la coda” è più di un avvincente romanzo poliziesco, è anche un viaggio tra i sapori della terra Veneta: non a caso alla fine del romanzo sono proposte ricette di alcuni piatti tipici e quella di un cocktail a base di grappa: il cocktail che probabilmente aiuterà l’ ispettore Bosdaves a trovare l’ispirazione per risolvere il caso.
Fiction Rai “Di padre in figlia”
Le riprese partite a Bassano del Grappa, hanno coinvolto anche Montegalda poiché alcune scene sono state girate presso la Distilleria Brunello: “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti perché la nostra distilleria è nata grazie ad una donna, Maria Teresa Marzari e per questo ci sentiamo tutti particolarmente coinvolti – raccontano i Fratelli Brunello”.
Due Storie quasi una allegoria
Nel 1990, in occasione del 150º anniversario della Fratelli Brunello, lo scrittore vicentino Mario Rigoni Stern dedica alla distilleria un racconto inedito.
È intitolato “Due storie quasi una allegoria”: una vicenda ambientata sull’Altopiano di Asiago ai tempi della Grande Guerra, quando una bottiglia di Grappa era uno dei pochi conforti su cui i soldati potevano contare durante le fredde giornate passate tra le trincee.
Lo scritto di Rigoni Stern conferma la semplicità e la poesia che caratterizzano la sua scrittura; parole legate all‘esperienza della guerra e all’amore per le cose semplici della propria terra, secondo la stessa filosofia della distilleria Brunello.
Concorso Letterario “Distillati di Parole”
La prima edizione del concorso letterario “Distillati di Parole” è stata organizzata da Passione Grappa e dalla Distilleria Brunello.
Tema per il 2016 è “Lo Spirito del Tempo”, un argomento che raccoglie un significato profondo e che riporta sia alla Grappa sia al Tempo, sottolineandone la tradizione più che centenaria della Fratelli Brunello.